La pressione occidentale sulle aziende che fanno affari con la Russia si intensifica sempre di più, portando a risultati talvolta paradossali e controproducenti. Il presidente dell’Ucraina è apparso in videomessaggio ai Parlamenti di numerosi Paesi per invocare aiuto militare e nel caso di Parigi per scoraggiare le relazioni commerciali franco-russe. Ma i colossi della GDO (grande distribuzione organizzata) come Auchan, Decathlon e Leroy Merlin non hanno nemmeno commentato le sue parole, ma continuano a lavorare in Russia senza mostrare l’intenzione di lasciare. La Renault ha cercato fino all’ultimo di evitare di dover chiudere, ma il Ministro degli Esteri ucraino ha addirittura invocato un boicottaggio a livello mondiale delle sue autovetture.
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