Il nuovo libro di Stefano Benedetti adotta la colladuata tecnica di unire la narrazione con fotografie che la supportano. Un nuovo modo di fare letteratura che ha riscosso molti consensi.
Riporto qui la sinossi del libro che spiega, senza svelare nulla, il tema portante del libro.
Sinossi
Un cane è ammalato di tumore e non gli rimane molto da vivere. Il padrone acconsente che sia sottoposto ad un’innovativo esperimento, ma qualcosa va storto: il macchinario che genera il campo magnetico va fuori controllo, i livelli di assorbimento arrivano oltre la soglia di sicurezza, nessuno riesce a bloccare il meccanismo e l’apparecchio esplode. Però il cane non muore e da allora…
Un libro che racconta lo spettacolo in un teatro con la proiezione di diapositive dove un’inconsueto personaggio racconta qualcosa che è sotto gli occhi di tutti, ma che la gente non vede. Un libro dove le fotografie a colori si alternano con la narrazione per svelare le reali condizioni di vita. Come dice il protagonista:
” Cane son nato,
alla catena per un pezzo di pane,
ancora non so se è meglio vivere
o essere ammazzato come un cane.”