Ottobre 9, 2024

Via di San Giovanni in Laterano 138 Roma e la pizza romana

La pizza per eccellenza si sa, è quella napoletana. Questo alimento è stato riconosciuto Patrimonio Unesco dopo la petizione popolare partita nei mesi scorsi, che in pochi mesi ha raccolto un milioni di firme. La pizza napoletana è riconosciuta anche in ambito nazionale ed europeo ed è un ambasciatore gastronomico del Made in Italy nel mondo, frutto di un’arte.
Cosa c’era questo con Via di San Giovanni in Laterano 138 Roma e con la nostra città? Ve lo spieghiamo subito. Se la pizza napoletana è la più conosciuta e rinomata al mondo, anche la pizza capitolina ha ottenuto il suo momento di gloria. Questo piatto è spesso poco digeribile, pesante ed ipercalorico.
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A questo inconveniente rimedia un pizzaiolo della Capitale, il campione di pizza a taglio Mauro de Maio, che ha ideato un tipo di pizza tutto nuovo. Si tratta di un impasto a base di orzo, segale, mais e grano tenero, con aggiunta di etratti di malto. Il risultato è un alimento a basso indice glicemico e a basso contenuto di glutine, il tutto con una lavorazione di 72 ore che rende la ricetta altamente digeribile. Questa pizza, lodata per le sue caratteristiche è stata definita “pizza della salute”. Tra i grassi utilizzati invece non appare nient’altro che olio extravergine d’oliva, nessuna traccia di strutto o altri grassi animali.
Il dottor Giacomo Mangiaracina parla così della pizza della salute: “Il mix rivoluzionario del Forno 4 malti è proprio nel suo impasto, infatti ha un rapporto tra acqua e farina quasi di 1/1, ossia 900 grammi di acqua e 1kg di farina, invece di 5/600 grammi di acqua su 1kg di farina. Il prodotto ‘Forno 4 malti’ è ricco di fibre, ha quindi proprietà benefiche, rappresenta un rimedio naturale per gli intestini pigri, per la glicemia, per il colesterolo Ldl (colesterolo “cattivo” che viene spazzato via grazie proprio alle caratteristiche intrinseche dei vari cereali). Una vera e propria pizza della salute, quindi, ma anche pane, che coniuga sapore e benessere per presentare un prodotto che mette d’accordo tradizione e gusto”.

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