Il meeting di politica monetaria del mese di novembre si è concluso con la Banca Centrale del Messico che ha deciso di lasciare la situazione stabile. Il tasso di interesse è infatti rimasto al livello record dell’11,25%, come ampiamente previsto.
Si tratta della quinta riunione consecutiva in cui la Banxico ha mantenuto invariato il costo del denaro, dopo aver fatto ben 15 rialzi consecutivi (il primo dei quali a giugno del 2021).
Le motivazioni dietro alla conferma dei tassi di interesse
Secondo la Banca Centrale messicana, l’attuale livello dei tassi di interesse è coerente con l’obiettivo prioritario di riportare l’inflazione al 3%.
L’ultimo report relativo al mese di ottobre ha evidenziato che il tasso inflazione annuale del Messico è sceso al 4,38% nell’ottobre 2023 (dati Pocket Option Italia), dal 4,45% del mese precedente. La lettura è stata leggermente al di sotto delle aspettative del mercato del 4,28%.
Questa frenata porta il tasso di inflazione al livello più basso da febbraio del 2021, grazie a nove mesi consecutivi di rallentamento.
Previsioni e mosse della Banxico
Riguardo ai futuri movimenti sui tassi di interesse, la Banca Centrale messicana ha rinnovato il suo impegno a perseguire un calo dell’inflazione. Le previsioni per il 2023 sono rimaste invariate, anche se la Banxico sottolinea che il ritorno verso il target avverrà gradualmente e lentamente.
Nonostante abbia lasciato i tassi di interesse fermi, l’istituto centrale ha ancora margine per effettuare mosse restrittive, dal momento che l’economia messicana si è confermata resiliente. Il PIL del terzo trimestre ha superato le stime, crescendo del 3,3%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 2,9%.
Annotazione: sul peso messicano è possibile adottare efficacemente le consuete strategie di breakout pullback trading.
Il mercato finanziario
Dopo il meeting della banca centrale del Messico, il valore del peso messicano è sceso rispetto al Dollaro Americano a 17,8.
Il rapporto di cambio si è così allontanato dai massimi di un mese toccati ad inizio di novembre dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell ha lasciato intendere che la Banca Centrale Americana potrebbe ancora alzare i tassi di interesse perché il mercato del lavoro rimane forte.