Milano, luglio 2018 – Lo utilizziamo tutti i giorni, per i gesti più quotidiani: riporre libri e documenti, scartare un pranzo pronto o imballare una bottiglia di vino. Il cartone è uno dei materiali più diffusi, soprattutto per il packaging. Il cartone ha però anche un’altra importante caratteristica: l’essere riciclabile.
Ed è proprio questa peculiarità che ha spinto ratioform, azienda milanese specializzata nella vendita di imballaggi industriali, a mettere a punto un’iniziativa davvero originale: “Arte e scatole”, un viaggio alla scoperta di come importanti artisti contemporanei hanno utilizzato il cartone come mezzo espressivo. “Arte e scatole” non ha solo l’obiettivo di portare all’attenzione del pubblico le diverse modalità tramite cui può essere impiegato il cartone (anche, appunto, per realizzare opere d’arte) ma mira anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare uno stile di vita sostenibile. La riciclabilità del cartone, infatti, consente di utilizzarlo e ri-utilizzarlo in mille modi diversi, limitando così gli sprechi e l’impatto ambientale.
Tra gli artisti intervistati nell’ambito dell’iniziativa, molti nomi di spicco del panorama artistico internazionale, da James Lake a Mark Langan, da Kiel Johnson a Carlo Casarini e Dosshaus. Pur nella diversità degli stili e delle modalità espressive, tutti gli artisti coinvolti in “Arte e scatole” presentano un comune denominatore: la capacità di riconoscere nel cartone un valore che, nella vita di tutti i giorni, scordiamo spesso di attribuirgli. Nelle differenti visioni degli artisti, il cartone si trasforma da semplice involucro a opera d’arte, da contenitore, oggetto passivo deputato alla sola funzione di ospitare ciò che realmente ci interessa, a soggetto attivo, capace di veicolare valori importanti.
Che si tratti di sculture, creazioni, oggetti scenografici o complementi d’arredo, ciò che “Arte e scatole” vuole mettere in luce sono le infinite potenzialità di un materiale che non può e non deve ridursi a semplice imballaggio ma al contrario è estremamente versatile, tanto da poter essere riutilizzato nei modi più svariati. Permettendo così di stimolare la nostra creatività. E di salvaguardare l’ambiente.
Le interviste pubblicate sul blog di ratioform:
James Lake > leggi l’intervista qui [LINK].
Mark Langan > leggi l’intervista qui [LINK].
Kiel Johnson > leggi l’intervista qui [LINK].
Carlo Casarini > leggi l’intervista qui [LINK].
Dosshaus > leggi l’intervista qui [LINK].