Due fonti di stampa hanno riferito che, lunedì scorso, i corpi di due giovani di Dakhla negli campi di tinduf sono stati portati all’ospedale del campo dopo che hanno avuto uno scontro con le forze di polizia algerine. Un’ altra
fonte ha riportato altri particolari; i due sarahaoui, sarebbero degli orfani che erano alla ricerca di un po’ di oro in una miniera. Questi due poveri ragazzi all’arrivo della polizia algerina si sarebbero rifugiati in un pozzo della miniera stessa sperando di trovare salvezza.
Le fonti di stampa raccontano che l’esercito algerino , giunta in prossimità del pozzo dove si trovano i ragazzi davanti al rifiuto di uscire non ha esitato a dare fuoco al pozzo stesso provocando la morte di questi due giovani sarahaoui.
Il fatto sicuramente è grave dal punto di vista umano. Sicuramente deve essere approfondito ricercando tutti gli elementi. Ma, al di là dei fatti, al di là della ricostruzione degli eventi che in quanto tali si è sempre pronti a rettificare se ci saranno elementi ulteriori per rispetto alla verità.
La questione è un’altra e molto più grave e risponde alla domanda :
algerini? Quale libertà questi cittadini godono? Gli abitanti di questi campi sono effettivamente liberi di godere le
garanzie consacrate nei documenti delle Nazioni Unite? Domande legittime visto che spesso , troppo spesso in questi campi in territorio algerino le libertà fondamentali delle persone sembrano essere calpestati. Se non vi fossero problemi come mai né l’unione europea, ne le Nazioni Unite possono accedere?
Viviamo in mondo che non può più tollerare aree dove non si possano verificare le condizioni dei profughi. Se si fa parte delle Nazioni Unite occorre applicare sempre i principi di questa organizzazione. La società ed il mondo di oggi non può avere solo il sospetto di aree prive di uno stato di diritto
I campi di Tinduf sono in territorio algerino e per la trasparenza che ogni nazione deve dare non è possibile avere sospetti di mancanza di una corretta applicazione dei principi di legalità che si deve ad ogni Nazione.
Anche questi sono elementi che coloro che hanno a cuore i diritti umani dovrebbero valutare. Troppo facilmente si critica il Marocco per quanto riguarda i cittadini sarahaoui che abitano nel Regno. Ma chi critica il Marocco si dimentica che i sarahaoui in Marocco sono cittadini nel pieno dei diritti costituzionali. Non subiscono discriminazione, anzi la costituzione e le leggi promuovono la cultura tradizionale di questo popolo in una ottica di una Nazione che, proprio nelle diversitàculturali trova la forza di essere un vero stato di diritto e un modello per il mondo arabo e africano
Marco Baratto
Forum Lombardia Marocco