Psicoterapia | Tutto il supporto psicologico di cui ha bisogno.
La pandemia ha enfatizzato la percezione di solitudine, abbandono e desolazione.
Le professioniste che operano presso le strutture Korian possono aiutarti ad esplorare il problema che causa il tuo malessere.
Psicoterapia
Il servizio di supporto psicologico si differenzia in due tipologie: la consultazione e la psicoterapia.
LA CONSULTAZIONE AD ORIENTAMENTO PSICODINAMICO-PSICOANALITICO:
Durante la consultazione il terapeuta ascolta i bisogni del paziente ed insieme cercano di esplorare il problema che lo porta a chiedere un aiuto. In una consultazione di matrice psicodinamica si cerca di comprendere e restituire al paziente le dinamiche sottese allo stato di malessere, esplorare la sua storia personale, il suo mondo affettivo, le sue relazioni e il suo modo di approcciarsi alle situazioni complesse. Insieme si sonda il campo e si cerca di restituire una visione complessa della situazione dalla quale poter partire per apportare un cambiamento.
La consultazione è cosa diversa da un percorso di sostegno o di psicoterapia. È la prima tappa, il momento conoscitivo sia per il terapeuta del paziente e sia del paziente per il suo terapeuta. È limitata nel tempo proprio per dare un primo sguardo d’insieme alla situazione di malessere che affligge la persona, per cercare di dare una prima forma a grovigli emotivi difficili da districare. La quantità di sedute varia in base al problema e va da un minimo dicinque ad un massimo di sette Incontriche culmineranno con uno o più incontri di “restituzione” nei quali il terapeuta discute assieme al paziente quanto emerso nelle sedute di consultazione.
Nel caso di consultazione con i minori sono necessari degli incontri preliminari con la coppia genitoriale, singolarmente o congiuntamente in base alle situazioni specifiche. È importante infatti poter conoscere la storia del paziente e delle sue difficoltà, in primis dai suoi genitori che si collocano come importantissimi alleati nel trattamento di pazienti in età evolutiva. Inoltre i genitori vivono assieme al proprio figlio il dolore per il suo stato di sofferenza ed è fondamentale ascoltare anche il loro vissuto. Successivamente verranno condotti una serie di incontri con il minore che termineranno con uno o più incontri di restituzione che possono essere svolti con la famiglia nel suo insieme oppure separatamente, con il minore prima e con i genitori poi.
Le sedute con i bambini in particolare vengono definite “sedute di gioco”. Attraverso il gioco infatti il terapeuta conosce il bambino ed esplora con esso le sue difficoltà. Il gioco si colloca come la via regia per l’inconscio, al pari dei sogni degli adulti. Mentre gioca il bambino è molto vicino alle sue aree più inconsce e attraverso di esso può manifestare ciò che lo preoccupa, le sue difficoltà, le sue paure. Il terapeuta le può così cogliere e restituire in maniera semplice ed elaborata.
LA PSICOTERAPIA AD ORIENTAMENTO PSICODINAMICO-PSICOANALITICO:
Nel percorso di Psicoterapia vero e proprio il terapeuta incoraggia l’esplorazione ed il dar voce agli affetti, sentimenti ed emozioni del paziente, giungendo anche all’espressione di quelli più contradditori, preoccupanti e che inizialmente si fa fatica a riconoscere e nominare. Il lavoro congiunto si focalizza principalmente sull’esplorazione di tutti quei comportamenti, manifestazioni, fantasie, pensieri, modelli relazionali messi in atto per evitare pensieri e sentimenti disturbanti. L’attenzione è sulla storia dell’individuo, sul suo presente e sul suo passato così da ritrovare un nuovo sguardo sul futuro; sulle relazioni interpersonali rilette e rielaborate nel qui ed ora della seduta attraverso la relazione terapeutica tra paziente e terapeuta.
La cadenza, che va dalla singola seduta a più incontri ripetuti nell’arco della settimana, si definisce insieme al proprio terapeuta chela propone in base all’analisi fatta del problema ma è poi discussa e concordata nella fase di “restituzione” insieme al paziente stesso. L’obiettivo del lavoro terapeutico dovrebbe non solo alleviare i sintomi ma favorirenel paziente ilriconoscimento, lo sviluppo e l’utilizzo di risorse psicologiche latenti.
Nel caso della terapia con minori la via regia resta l’uso del gioco e diventa ancora più indispensabile il lavoro e l’alleanza con i genitori.