Parodontite: come il dentista e la natura possono curarla

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La parodontite è una grave forma di infezione gengivale, che, se non curata nel modo opportuno, può portare alla perdita definitiva dei denti. Prima che la situazione degeneri occorre dunque intervenire con cure e rimedi mirati.
In caso di gravi infiammazioni alle gengive è inutile perdere tempo a chiedersi come curare la parodontite: bisogna agire tempestivamente e rivolgersi all’esperienza di odontoiatri professionisti, come lo staff di Amicodentista. Affidarsi a personale esperto e sempre aggiornato su cure e terapie dentistiche significa risolvere con efficacia tutte le principali patologie del cavo orale. Il network Amicodentista è presente in tutta Italia e garantisce ai propri pazienti trattamenti all’avanguardia e massima trasparenza nei prezzi.
In caso di parodontite oltre a sottoporsi alla tradizionale seduta di igiene orale che elimina la placca dalla superficie dentinale e nei primi strati della gengiva, occorre procedere anche con un trattamento di scaling. Lo scaling non è altro che una pulizia sottogengivale che viene fatta per eliminare il tartaro che si è depositato nelle tasche parodontali e che svolge una pericolosa azione corrosiva anche sulle strutture ossee del dente.
Alle terapie medico-dentistiche è possibile abbinare delle soluzioni naturali, in grado di alleviare il dolore provocato dall’infezione dei parodonti.
Un buon metodo preventivo, per esempio, consiste nell’unire scorza di melograno in polvere con sale e pepe e utilizzare questo mix come un normale dentifricio. Questa soluzione è efficace per interrompere eventuali sanguinamenti e per rendere più forti le gengive.
Procurandosi dell’olio di senape e del sale, invece, si può creare una miscela da applicare con le dita sulle gengive; il trattamento va effettuato dopo il quotidiano lavaggio dei denti.
Altrettanto efficaci nella cura della parodontite sono il succo di limone, grazie al quale si riesce ad arrestare l’emorragia, l’olio di sesamo, il legno di acacia e il fieno greco. Quest ultimo, fatto bollire insieme a delle erbe finché le sue foglie non si sciolgono completamente, viene utilizzato per fare dei gargarismi 2 volte al giorno.