Oro Fisico, Investimenti per 400 Miliardi in Germania

Anche la Germania coltiva una passione smisurata per l’ oro fisico, sono quasi 400 i miliardi di euro spesi dai tedeschi per corrazzare i propri risparmi investendo in oro, forse spinti dal timore di una crisi economica europea che non lascia dormire sonni tranquilli nemmeno nel paese che è considerato il primo della classe.
La cifra spesa per il compro oro in Germania è talmente impoprtante da essere superiore ai capitali tedeschi investiti sugli asset classici dei mercati azionari.
Viene da pensare che se evidentemente gli investimenti in oro superano quelli in azioni anche da quelle parti, nonostante l’economia tedesca sia dipinta come la più florida in eurolandia, non vedano con ottimismo la situazione economica europea.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il metodo d’investimento rigorosamente fatto in oro fisico ma la vera curiosità è che adesso non vengano più prenotati i tradizionali lingotti ma bensi pezzature molto più piccole, molto richieste sono una sorta tavolette facilmente divisibili in pezzi da un grammo pronte da essere utilizzate come pagamento al posto della valuta.
Un importante gruppo Svizzero che realizza questo genere di tavolette d’oro visto il successo e le crescenti richieste sta pensando di allargare la propria rete di vendita in India, il mercato più importante per quanto riguarda l’acquisto di oro fisico, in India l’acquisto d’oro vanta una tradizione antichissima che registra un picco altissimo durante le feste religiose, acquisti così massicci da determinare spesso oscillazioni della quotazione dell’oro durante il medesimo periodo.
Di sicuro l’interesse per l’oro in questo momento rimane altissimo in tutto il mondo e non solo per quanto riguarda investitori privati preoccupati a mantenere stabile il valore dei propri capitali ma anche per gli stati, soprattutto le nuove super potenze economiche stanno dando vita ad una vera e propria corsa all’oro per aumentare le proprie riserve auree e dare maggiore stabilità alle proprie economie in sostituzione delle valute considerate poco affidabili.