Settembre 13, 2024

olio extravergine d'oliva
L’olio d’oliva rappresenta l’alimento principale della dieta mediterranea, indicata come un modello alimentare sano e in grado di garantire benessere e longevità. Gli ulivi necessitano di un clima temperato e mite, tipico delle regioni a ridosso del Mediterraneo ; la regione ha sviluppato nel corso dei secoli un retaggio fortemente votato alla produzione di olive, di cui Spagna, Italia e Grecia sono leader assoluti a livello mondiale.

Un mercato globale per 4 Paesi

Spagna, Italia, Grecia e Portogallo soddisfano, da sole, il 90% della domanda mondiale di olio d’oliva. La Spagna è leader assoluto della specialità e soddisfa oltre il 60% del mercato complessivo; l’Italia segue con una quota di mercato del 23% e precede Grecia e Portogallo. Per ciò che riguarda la produzione, invece, la Spagna si conferma capoclassifica della specialità ed è seguita dalla Grecia, che ha effettuato il sorpasso sul Belpaese nel corso dell’ultimo biennio.
L’Europa produce il 49% dell’olio globale, precedendo Africa (31% di cui il 24% suddiviso tra Tunisia e Marocco), Medio Oriente (16,5% di cui il 13,5% tra Turchia e Siria) e Americhe (ferme al 3,5% della produzione mondiale).
Le importazioni vedono gli Stati Uniti principale committente: gli States richiedono, da soli, il 35% dell’olio esportato al mondo. Altre realtà importatrici di olio d’oliva sono Unione Europea (19% del totale), Brasile (8%), Giappone (7%), Cina e Australia (4%).

I marchi d’eccellenza

L’Italia è il paese che detiene il maggior numero di prodotti certificati riconosciuti dall’UE. In Italia si contano 41 etichette DOP e una IGP, davanti alla Spagna che si ferma a 31 (di cui 24 certificati a livello comunitario).

Produzione interna

La Puglia è il principale produttore italiano. L’olio extravergine di oliva pugliese rappresenta il 37% della produzione nazionale; seguono Calabria (33%) e Sicilia (9,5%); le tre regioni assorbono i tre quarto della produzione complessiva nazionale. Al Sud e nelle Isole è commercializzato l’88% dell’olio d’oliva totale, al nord solo il 2%, per via di un clima poco adatto alla coltivazione di ulivi, concentrata in particolar modo in zone miti della Liguria e al ridosso del Lago di Garda.

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