La” Sapienza di Viterbo” si chiude nel mutismo.
Gruppo di Genitori fa breccia nel “Muro del Silenzio”; il “Baronato” reagisce così: – “Silenzio assenso, oppure Omertà”?
L’art.21 della Costituzione Italiana sancisce:
Tutti hanno il diritto di Manifestare liberamente il proprio pensiero con le parole, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La Stampa non può essere soggetta ad Autorizzazioni o Censura.
Ci si chiede come mai ad un appello corale di Genitori e Studenti, rivolto ad Organi ed Istituzioni, non sia lecito risposta. Non rappresentiamo le migliori testate giornalistiche, con titoli in grassetto e foto dei migliori reporter, ma raccontiamo nella nostra semplicità, “Violazioni dei Diritti Umani”. Che cosa sono i “Diritti Umani”, dinanzi l’Onore ed al Prestigio dei nostri Atenei? L’art.2 della nostra Costituzione cita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’Uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, sociale ed economica. Dove sono finiti i diritti e la solidarietà costituzionale, quando dinanzi a fenomeni di bullismo e violenza morale, rispondiamo con l’omertà. L’omertà è il silenzio su un delitto o sulle sue circostanze in modo da ostacolare la ricerca e la punizione del colpevole, sia per interessi pratici o di consorteria, oppure causata da paura e timori. Se nell’ occhio del ciclone è finita “La Sapienza di Viterbo”, forse è perché ai troppi silenzi non è mai stata data voce. Per anni il “Modus Vivendi” in quel di Viterbo è stato uno “Status quo”, un piccolo Ateneo di serie “B” ove tutto è lecito. In una fitta rete di intrecci, ci si trova dinanzi ad uno scenario da brivido, un “parcheggio per l’ignoranza”, dove cultura ed etica, non hanno valore. La laurea si ottiene per corsie preferenziali e non per meriti conseguiti. Chi ha voglia di studiare, deve solamente tacere, altrimenti ne paga le conseguenze. Grazie al “Baronato”, anche i carnefici diventano vittime, a discapito dei “Diritti Umani”. Chiediamo solidarietà, rispetto per i nostri figli e per la Cultura Italiana. Diritti e doveri non soltanto per gli studenti ma anche per Docenti.