Il 31 gennaio la chiesa ricorda San Giovanni Bosco, un grande santo protagonista della storia anche del cattolicesimo sociali. Suoi i primi contratti di apprendistato . Tanto che l’8 febbraio 1852 a Torino, nella casa dell’oratorio San Francesco di Sales, il giovane apprendista falegname Giuseppe Odasso firmava il primo contratto di «apprendizzaggio» in tutta Italia, su carta bollata da 40 centesimi, garante appunto don Giovanni Bosco.
Ma non solo Don Bosco capiva che un cattolico non è del mondo ma è nel mondo e come tale non può non seguire il tempo in cui vive. Estraniarsi dal mondo non è vivere a pieno il cristianesimo . Si tratta di quella che Papa Francesco chiama la “Chiesa in uscita” non arroccata in se stessa , non chiusa ma che incontra in mondo .
Questa “Chiesa in uscita” mi fa venire in mente una grande esperienza iniziata più di venti anni fa nel lodigiano . Il progetto pastorale del Centro “M’Interessi” Il Centro parrocchiale, che durante la settimana adempiva a tutte le più tradizionali funzioni di aggregazione dei parrocchiani (bambini, ragazzi, famiglie, anziani), nelle notti del fine settimana (venerdì e sabato) funzionava come “discoteca” aprendosi al mondo giovanile definito “lontano” con un chiaro progetto formativo e con studiate programmazioni. È l’esatto contrario dell’improvvisazione senza contenuti e del giovanilismo patetico.
Non solo il suo ideatore non dimenticò mai il lato spirituale e a sue spese realizzò una piccola cappella ben protetta e visibile all’esterno dove perennemente era presente il Santo Sacramento , quasi biblicamente richiamando il Salmo ” mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.”
Questo era il Centro M’interessi , questa la grande sfida della Chiesa in uscita che alcuni sacerdoti (tra cui il fondatore) avevano profeticamente anticipato. Un grazie sicencero al suo ideatore che tanto credette in questa esperienza . Un grazie dopo più venti anni dalla sua fondazione. Certo, l’esperienza poi terminò ma dobbiamo con fiducia guardare a quel seme che come il granello di senapa produce un albero forte
Marco Baratto