La mobilità sostenibile è in cima alle priorità dell’Unione Europea che, da diversi anni, sostiene politiche internazionali di abbattimento delle emissioni e, allo stesso tempo, promuovere un modello di smart city che sia a misura d’uomo, efficiente ed ecocompatibile.
Il settore della mobilità sostenibile ha trovato nella bici elettrica il suo prodotto di punta, nonostante uno scetticismo di fondo che ha accompagnato il lancio del mezzo nei primi mesi di sviluppo e immissione sul mercato.
La e-bike in cima alle vendite
Le stime di settore indicano nella bicicletta a pedalata assistita il mezzo a trazione elettrica più venduto al mondo, con oltre 35 milioni di unità presenti in tutto il mondo. Un dato per molti versi sorprendente, se si considerano le flessioni fatte segnare dal segmento di mercato nel corso del 2014 e la scarsa capacità di esercitare appeal dimostrata dal mezzo nel corso dei primi periodi.
I prototipi immessi sul mercato nei primi anni di sviluppo, d’altra parte, palesavano una serie di carenze tecniche ed estetiche che, in avvio, hanno limitato l’ascesa del pedelec: batterie ingombranti, dall’autonomia limitata e poco gradevoli all’aspetto e prezzi inizialmente poco accessibili sono state le limitazioni principali che hanno rallentato l’ascesa del mezzo.
Ora la svolta
Con le migliorie tecniche e di design e, parallelamente, un interesse crescente da parte del pubblico per modelli di viabilità alternativi, la bicicletta elettrica si sta dimostrando pronta alla definitiva consacrazione e il progetto di realizzare un protocollo ISO di validità mondiale – progetto che non si concluderà prima del 2018 – dovrebbe segnare la svolta definitiva, in un mercato che vedrà scemare in maniera consistente l’apporto del segmento cinese, di gran lunga il più prolifico fino ad oggi (30 milioni di bici elettriche a fronte dei 35 milioni totali).
Ad oggi, i mercati europeo, giapponese e vietnamita sembrano essere quelli destinati, per primi, a fare lo strappo ulteriore e consacrarsi nelle posizioni di leadership mondiale, in attesa della creazione di un mercato comune che potenzi il sistema concorrenziale e ampli, per tutti i consumatori del comparto, le possibilità di scelte. La percezione, comunque, è che il salto di qualità sia davvero imminente.