Comodamente seduta davanti a ottimo tè marocchino ho avuto un’illuminante conversazionecon L’Imam El Hachmi della moschea di Terni sui rapporti tra Stato italiano e Islam, Terrorismo e la tumulazione con rito islamico.
Imam El Hachmi ,i credenti musulmani sostengono che quanto praticato dai terroristi non appartenga al vero Islam, può spiegarci il suo punto di vista?
La realtà islamica è molto complessa ed è necessario puntualizzare che esistono ben 4 scuole di pensiero giuridico/religioso. Solo per il mondo sunnita abbiamo: hanafi (turchia-egitto), hanbali, maliki (nord’Africa) Shafi’i (oceano indiano, Malesia, costa orientale dell’Africa, Yemen); in Egitto c’è commistione tra scuola Hanafi e Maliki.
Ritiene che l’Islam possa adeguarsi e rispettare il patto sociale laico di uno stato occidentale?
Lo stato italiano dovrebbe fare in modo che la scuola con cui interagire sia una sola ed in particolare quella malikita, molto più tollerante verso le altre religioni e capace di adattarsi allo stato ospitante, rispettandone il patto di laicità sociale, al contrario della scuola hanbalita da cui derivano i fondamentalismi della fratellanza musulmana, Isis, Hamas. I Malikiti sono quei musulmani sunniti che seguono il madia (scuola giuridico-religiosa, con connotazioni anche filosofico-speculative) fondato sulla scia dell’insegnamento di Malik ibn Anas di Medina. Il loro massimo esponente è l’Amir Al Mouminine, l’attuale re del Marocco, che è “comandante dei credenti” e il cui principale esponente in Italia è il dott. Abdallah Reduane della grande Moschea di Roma (che ha sempre preso posizioni durissime contro il terrorismo e contro l’ambiguità dell’UCOII)
Cosa dovrebbe fare lo Stato Italiano per migliorare il reciproco rispetto nell’ interesse comune?
È necessario che lo stato obblighi ad aggiornamenti continui anche e soprattutto sulla costituzione italiana, così da rendere note ai credenti le leggi laiche dello stato.Riguardo il tema delle sepolture so che le varie comunità hanno fatto domanda alla Presidente Tesei per ottenere spazi cimiteriali. La nostra società sta diventando sempre più mista e la necessità di avere un proprio spazio è questione di civiltà e di sensibilità per i diversi riti funebri.Speriamo l’Umbria si adegui presto,come ad esempio la vicina Rieti, Bergamo,Padova,Napoli.Siamo in fiduciosa attesa.
Come la politica italiana può aiutare i cittadini musulmani, favorendo l’integrazione ?
È necessario che la politica italiana, specie di una certa parte, cessi di dare voce all’islam politico aprendo sempre più le porte ai musulmani per bene che, per il loro impegno, sono vittime dei terroristi anche nei loro paesi. Come non ricordare per esempio la figura dell’ambasciatore Somalo presso l’Onu, Yusuf Mohamed Ismail Bari Bari ucciso a Mogadiscio nell’attentato all’hotel Maka al Mukrama ad opera di Al Shabaab, o l’attentato alla moschea del nord Sinai, in Egitto, che ha causato oltre 300 morti.
Concludendo l’islam delle origini non è quello dei tagliagole che siamo abituati a vedere nelle telecronache, ma è un mondo variegato e affascinante; è quello della meravigliosa Mille e una notte, è quello di scienziati, poeti, filosofi, che guardavano all’aristotelismo e ne ammiravano le scoperte e conquiste e conducevano studi all’avanguardia traducendo Euclide ed Archimede. La svolta avvenne con l’invasione mongola nel XIII secolo, e conn la figura di IbnTaymiyya, citato spesso anche da Osama Bin Laden, che, nel proclamare la guerra santa contro i Mongoli, rei di aver raso al suolo Baghdad e ucciso il Califfo, gettò le basi per il fondamentalismo islamico.È pertanto compito dei cittadini di buona volontà evitare che i musulmani per bene, desiderosi di integrarsi e di convivere con altre realtà, siano presi tra il martello dei fondamentalisti e l’incudine degli islamofobi.
Si ringrazia il prof. Davide S. Amore, storico delle religioni, membro del SISR, e il Prof. Andrea Sartori, scrittore e giornalista per le consulenze.