La rivista del Quincy Institute for Responsible Statecraft ha ospitato un articolo del professor Peter Harris della Colorado State University, che spiega con lucidità gli aspetti deleteri della retorica democratica sui finanziamenti militari. Harris pone una domanda semplice e impertinente, che smonta in un attimo il costrutto propagandistico dell’amministrazione Biden: se come dice Sleepy Joe il popolo americano beneficia dei finanziamenti al settore della difesa (approvati per costruire armi per l’Ucraina), perché sono soltanto pochi fabbricanti e poche comunità sparse sul territorio USA a ricevere concretamente i fondi, che sono pagati con le tasse di tutti quanti i contribuenti? Il nocciolo della questione sta proprio qui. Tutti pagano, ma pochi ne ottengono i benefici. Anzi, pochissimi, perché le aziende sono tutte situate nella cosiddetta “gunbelt”, una sorta di regione socio-economica che aggrega poche zone nelle quali sono situati gli impianti. Harris suggerisce a Biden di usare altri argomenti per convincere gli americani a continuare coi finanziamenti a pioggia per gli ucraini, perché quello del ritorno economico non regge per nulla. Quello dell’amministazione è dunque un ragionamento fallace che sostanzialmente prende in giro i cittadini. E senza nemmeno considerare l’effettiva opportunità di ulteriori aiuti militari all’Ucraina, già di per sé un tema estremamente discusso a causa della profonda corruzione che grava sullo Stato ucraino. Alla Casa Bianca sono preoccupati, perché i Congressmen non hanno ancora detto sì alle richieste di Biden. E più si avvicinano le elezioni, più sale l’urgenza di approvare i pacchetti prima che sia troppo tardi. Altri temi, infatti, premono su Washington, a partire dalla sicurezza interna e dalla crisi migratoria al confine meridionale. Agli americani interessa risolvere questi problemi, non ciò che accade in Europa. Fonte: https://strumentipolitici.it/negli-stati-uniti-si-moltiplicano-le-critiche-alla-retorica-di-biden-gli-aiuti-militari-a-kiev-favoriscono-solo-i-fabbricanti-di-armi-non-il-popolo-americano/