Eirik Kristoffersen, capo delle Forze armate norvegesi, ha fatto delle dichiarazioni preoccupate e preoccupanti in un’intervista a un importante media nazionale. È proprio il caso di dire che lancia una “bomba”, quando dice testualmente che alla Norvegia restano meno di tre anni per prepararsi a una guerra contro la Russia. Lo stesso varrebbe anche per gli altri Paesi membri dell’Alleanza Atlantica, compresa quella Svezia che vi vorrebbe aderire. Kristoffersen di fatti si richiama a quanto detto dal suo collega Mikael Bydén, comandante delle Forze armate di Stoccolma. Costui ha invitato la popolazione svedese ad essere pronta e operativa nel caso in cui scoppiassero le ostilità con i russi: ogni cittadino dovrebbe essere in grado di resistere autonomamente per qualche giorno o settimana. Così, Kristoffersen elogia questo invito e dice di trovarsi pienamente d’accordo con cui vuole che la NATO si armi di più e più in fretta. Certo, in queste circostanze è maggiormente preoccupato per il suo Regno di Norvegia, che costituisce il confine più settentrionale dell’Alleanza Atlantica con la Federazione Russa. Ma il problema è che vi sono alcuni militari di alto grado che con leggerezza parlano di guerra contro la Russia, di preparazione e di mobilitazione dei cittadini europei, di richiesta di investimenti privati e pubblici nel riarmo e nel settore della difesa. Costoro agitano di fronte ai cittadini uno spettro terribile senza che la politica dia delle risposte convincenti. Forse sono soltanto interessati a ricevere più finanziamenti e più poteri, o forse fanno il loro gioco all’interno della “logica” militare. Purtroppo, quale che siano gli intenti, determinano un danno psicologico e diplomatico non da poco. Fonte: https://strumentipolitici.it/benzina-sul-fuoco-le-pesanti-dichiarazioni-di-un-generale-norvegese-e-di-altri-ufficiali-della-nato/