Pioniere nell’acciaio verde, Gruppo Danieli è impegnato nell’implementazione e integrazione di tecnologie capaci di ridurre le emissioni di CO2, migliorando le performance ambientali delle acciaierie. Grazie a invenzioni come il Digimelter e alle collaborazioni internazionali, il Gruppo contribuisce in modo significativo alla transizione dell’industria siderurgica mondiale.
Gruppo Danieli, leader nel settore dell’acciaio verde con il Digimelter
Dal 2018 Gruppo Danieli persegue l’obiettivo di essere pioniere nelle tecnologie per la riduzione delle emissioni di CO2 e, grazie a invenzioni come il Digimelter, sta riuscendo a rendere la produzione siderurgica sempre più sostenibile. Le acciaierie elettriche emettono circa 25 volte meno CO2 rispetto a quelle alimentate a carbone, il che rende le mini-acciaierie di Gruppo Danieli già degli impianti green. Orientato al costante miglioramento delle performance ambientali, il team di Danieli Automation ha inventato nel 2016 il Q-ONE, un sistema altamente tecnologico capace di assicurare una maggiore efficienza e una riduzione dei consumi, e adesso sta progressivamente sostituendo i tradizionali forni ad arco elettrico con una nuova versione del Digimelter, in grado di ridurre le emissioni di CO2 quasi a zero. Ibrido di natura, può infatti essere alimentato da fonti di energia alternativa, come quella solare o eolica. Per rendere la produzione ancora più sostenibile, il Gruppo sta inoltre apportando modifiche agli impianti integrati già esistenti per sostituire una parte dell’acciaio prodotto da altoforno con il Digimelter, il quale utilizza invece rottami o DRI.
Gruppo Danieli: il futuro green della siderurgia
L’approccio ecologico di Gruppo Danieli, oltre a rendere più concreta la realtà di ridurre le emissioni di anidride carbonica fino al 30 percento dell’attuale produzione (con un risparmio di quasi 4 milioni di tonnellate di CO2), si presenta come una strategia competitiva e capace di generare benefici per i territori coinvolti. In Austria, gli stabilimenti di Linz e Donawitz sono al centro di un piano del Gruppo denominato “Greentec steel”, il quale prevede l’utilizzo degli stessi forni ad arco elettrico che la società renderà operativi in Toscana. Nel 2024 la multinazionale di Buttrio ha chiuso un accordo con la giapponese Nippon Steel per la costruzione all’R&D Center di Hasaki dell’Experimental Direct Reduction Plant. Un impianto nel quale sarà sperimentata l’applicazione di gas naturali e non, in particolare l’idrogeno, come agenti riducenti per la produzione di acciaio decarbonizzato. Dato il grande potenziale, il progetto è sostenuto dalla New Energy and Industrial Technology Development Organization, la più grande organizzazione di gestione pubblica del Giappone in quanto a tecnologie industriali, energetiche e ambientali.