Non è molto tempo che questa iniziativa è giunta in Italia ma già ogni grande città come Milano si sono decise per dare questa gustosa alternativa a persone del posto e è cominciata Giappone, quando i fast food per ammaliare clienti di fasce non troppo ricche hanno pensato di offrire un alto numero di piatti da mangiare cotti appena usciti dalla cucina, chiedendo, senza tener conto di ciò che si consuma e la sua quantità, comunque un costo unico.Secondo le notizie di oggi a Milano, nello specifico nei pressi del centro, c’è pieno di i ristoranti giapponesi che richiedono ai viaggiatori ed agli habituè queste tariffe, generalmente assolutamente economiche, anche per i turisti. Dunque è senza dubbio un modo per mangiare bene e non pagare una somma esagerata ogni volta che decidiamo di non mangiare un toast camminando. Stando alle notizie di oggi è sicuramente un perftto accorgimento da utilizzare se pure per quanto riguarda l’alloggio abbiamo la fotuna di pagare un prezzo basso ai ristoranti giapponesi, che molte volte mettono a disposizione le loro cibarie su rulli mobili che carrellano sotto i nasi interessati dei invitati, anche i ristoranti cinesi e qualche struttura tipico di cucina italiana ha tentato questa sperimentazione, che si alterna al tradzionale e spesso scarno menu turistico.
Un’altra spada a favore degli all u can eat è che per eludere sprechi di cibo, che andrebbe poi gettato, molti di questi hanno come regola che tutto ciò che viene richiesto e posto al tavolo deve essere ingerito fino alla fine, pena il pagamento del prezzo intero di ogni singola porzione. Altri comunque hanno deciso di spingere i clienti a chiedere altre portate solamente nel attimo in cui l’ordinazione sul tavolo sono finite. Criteri intelligenti apprezzati persino dagli stessi habituè che in questo modo stanno attenti a non esagerare e evitare sprechi inutili ai ristoratori.