Che i lavori a maglia siano un passatempo che fa bene, questo ormai è acclarato. Da ogni parte si levano cori che enfatizzano le caratteristiche positive dei lavori a maglia e del lavorare a maglia.
Ugualmente, dei lavori a maglia si loda la capacità di aggregare, strutturare un gruppo verso un obbiettivo comune. Nascono allora vari gruppi che attraverso i lavori a maglia e l’aggregazione che da essi scaturisce, fondano movimenti di protesta o di volontariato.
Ma che i lavori a maglia fossero, anche solo lontanamente, pericolosi, questo andava ancora sentito. E’ questo è quanto accaduto proprio ad un gruppo di volontari che attraverso i loro lavori a maglia confezionavano modelli, il cui ricavato, andava in beneficienza ai bambini malati.
Il gruppo di knitter si riuniva nella biblioteca di Cramlington (a pochi km da Newcastle), e da li, grazie ad uno knit café, realizzavano modelli in comune. Ormai da più di tre anni realizzavano lavori a maglia e incontri in cui confezionavano vari indumenti poi dati in beneficienza a neonati o bambini.
L’assessore ha dichiarato che la pericolosità dei lavori a maglia che si tenevano in biblioteca era rappresentato dagli aghi da maglia, potenzialmente atti a causare danno alle persone. Il problema nasceva dal fatto che la quantità delle persone che partecipava al knit cafè era tanta, percui tanti erano anche gli aghi da maglia…
I lavori a maglia sono al bando nella cittadina inglese, o almeno lo sono in biblioteca. Un vero peccato!
La notizia, di quanche tempo fa, è dell’Indipendent.