Estate 1977. Mattia Brau è un ragazzino di dieci anni, introverso, solitario, che passa gran parte del suo tempo a comporre versi, in una sorta di trance mistica, mentre contempla un vecchio ginepro sulle colline che circondano il paese di Gonnesa, nel sud della Sardegna. Suo padre Michelangelo fa l’operaio. È un sindacalista duro e puro, comunista doc, violento in famiglia, lontano anni luce dalla sensibilità del figlio. Sua madre Filomena è molto religiosa, comprensiva, ma succube dell’aggressività del marito.
Il fratello maggiore Giuseppe ha sviluppato un odio profondo per il padre, e per vendetta abbraccia idee politiche opposte. Cacciato da casa, studia e lavora a Cagliari. Pur vivendo lontano, ha con Mattia un legame speciale e ogni volta che il fratello ha bisogno, lui compare come per magia. L’arrivo di Mabel, una ragazzina di Verona, forte e indipendente, cambierà profondamente Mattia, consentendogli di dar voce al proprio mondo interiore.
Originario di Gonnesa, nel sud-ovest della Sardegna vive a Bologna. Disegna, dipinge, scrive poesie, racconti e romanzi. Come pittore ha partecipato a diverse importanti manifestazioni in Italia e all’estero. Come scrittore ha pubblicato tre romanzi: “Carlo-Ahmed di padre progressista”, “Psicoanalisi di un amore”, “Educazione alla scrittura”.
“Gli anelli del ginepro” è edito da Il Seme Bianco di Michele Caccamo.