Giraj Sharma è un noto imprenditore, viaggia in tutto il mondo, vive stabilmente tra l’India e l’Italia; ama questi due Paesi, ama il loro calore, il modo in cui si vive… È innegabile tra l’India e l’Italia ci sono molte differenze, ma anche molte similitudini; cosa ne pensa questo stimato industriale. Proviamo a fargli qualche domanda:
Mr. Sharma come si trova in Italia?
“In Italia mi trovo benissimo. Risiedo tra Jaipur e Vicenza ormai da molto tempo. Certo, gli inizi non sono stati facili: anche in un mondo come quello dell’imprenditoria si ha poca fiducia, molta diffidenza, per ciò che viene da lontano. Io amo l’Italia. In India abbiamo una cultura molto variegata, questa si differenzia e si caratterizza a seconda delle zone del paese, in Italia non è così, vi è una visione fiera e unitaria.
Le differenze di cui parla sono così rilevanti?
In realtà, India e Italia sono molto vicine; non a caso il loro nome comincia con la stessa iniziale. Nel mio paese d’origine gli effetti della colonizzazione sono stati notevoli. In India, ormai la struttura famigliare è molto simile a quella occidentale. Un tempo le famiglie indiane erano basate sul patriarcato: l’uomo più anziano si occupava di tutto, provvedeva alle necessità dei suoi cari. Oggi per fortuna in molti casi è diverso. La famiglia mononucleo si è quasi totalmente diffusa. I matrimoni combinati si verificano sempre meno, le donne gradualmente hanno cominciato ad affermarsi, se lo desiderano possono anche divorziare.
Che visione pensa che abbia l’Occidente del suo Paese?
L’India è vista da alcuni come un paese retrogrado, da altri come la terra delle meraviglie, da altri ancora come un territorio da salvare. il cambiamento sociale in atto in India è in aperto contrasto con le aspettative della cultura occidentale. Per molti siamo ancora dei selvaggi che vivono nelle capanne, ma l’India ha le stesse aspettative, le stesse possibilità, delle altre nazioni. Io credo che India e Italia si possano donare molto. Tutto sta nel cambiare visuale.