Cambia lo scenario politico e dell’economia in Giappone, dopo l’esito a sorpresa delle elezioni generali. La coalizione PLD-Komeito che governava ininterrottamente da oltre un decennio, ha perso la maggioranza assoluta del parlamento, aprendo così a una fase di incertezza per il Giappone.
Le elezioni e il riflesso sull’economia
Le elezioni erano state indette dal nuovo primo ministro Shigeru Ishiba (succeduto al dimissionario Fumio Kishida) ad inizio del mese, per consolidare la sua posizione visti gli scandali su presunti fondi politici irregolari.
La campagna elettorale è durata poche settimane, e già alcuni sondaggi avevano indicato che i consensi dei Liberal-Democratici erano in notevole calo. Tuttavia Ishiba era convinto che avrebbe potuto godere di una maggioranza schiacciante in parlamento, che gli avrebbe consentito di guidare il Giappone (la cui economia stenta a decollare) fino alla scadenza della legislatura, alla fine del 2025.
E invece adesso tutto cambia, tanto che non è nemmeno chiaro se Ishiba riuscirà a rimanere primo ministro.
L’insolita instabilità
Va sottolineato che l’incertezza politica è uno scenario insolito in Giappone, che invece è quasi sempre caratterizzato da una forte stabilità. Anche per questo lo Yen è considerato una valuta rifugio (mentre adesso ci si può aspettare una forte volatilità).
Questo nuovo scenario politico incide anche sui programmi dell’economia e sulle intenzioni della banca centrale giapponese (BoJ) di normalizzare la propria politica monetaria. Quando si riunirà giovedì lascerà i tassi invariati, ma l’intenzione di alzarli in futuro adesso non è più così sicura.
Lo Yen perde quota
Le conseguenze si vedono anche sul cambio USDJPY, che è salito oltre quota 153,5, come non accadeva da fine luglio. Inoltre i segnali forex in tempo reale continuano a puntare contro la valuta nipponica.
Appena settimana scorsa, le autorità giapponesi erano intervenute per dare sostegno alla valuta, che sta perdendo quota sul dollaro anche a causa delle aspettative di tagli più cauti dei tassi da parte della Fed e delle possibilità sulla vittoria di Trump alle elezioni del 5 novembre.
I riflessi dello scenario politico si vedono anche sul fronte dei titoli di Stato, dove il rendimento del decennale giapponese aumenta a circa lo 0,97%.