Al Dilbec, il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali di Santa Maria Capua Vetere dell’Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli», cercano giovani esploratori – studenti universitari – pronti a trasformarsi in provetti Indiana Jones o Heinrich Schliemann utilizzando come manuale il libro «Italia Sacra Straordinaria e Misteriosa» di Luigi Ferraiuolo, pubblicato da Edizioni San Paolo. L’appuntamento è martedì 28 novembre nell’aula Appia della Facoltà (Via Raffaele Perla, 21, Santa Maria Capua Vetere): dalle 9 alle 10.30.
«Sulla scia dei moderni narratori dei luoghi, Luigi Ferraiuolo ci svela come, mediante l’arte della geografia, sia possibile cogliere il Genius loci dei nostri territori, anche nei suoi aspetti più reconditi – spiega Giovanni Mauro, Ordinario di Geografia della Vanvitelli, promotore dell’incontro insieme con la collega Nadia Barrella, ordinario di Museologia – Alla stregua di questi nuovi esploratori, la sfida che proponiamo ai nostri ragazzi è di raccontarci il loro spazio relazionale mediante gli strumenti a loro più consoni, dal testo scritto alle storie su Instagram. I veri protagonisti sono i numerosi beni culturali, testimoni di una storia e di un’identità territoriale certamente più forti di un degrado cui spesso si dà troppa enfasi e il cui “rumore” rischia di soffocare la bellezza di questa regione. Stereotipi contro bellezza: diteci la vostra!».
La sfida, the challenge, non è un gioco ma speriamo sia divertente come un gioco: è la presentazione del libro nella facoltà di Lettere e Beni Culturali coinvolgendo i migliori studenti. I più bravi si confronteranno con l’autore e chi arriverà fino alla fine vincerà anche un premio: misterioso per ora. Giudici saranno i professori Giovanni Mauro e Nadia Barrella, che hanno anche ideato l’uno contro tutti storico monumental archeologico.
«Il libro di Luigi Ferraiuolo, una sorta di psicogeografia del nostro Paese – conferma la museologa Nadia Barrella – diventa il pretesto per sollecitare nuove forme di racconto e di comunicazione del territorio. La presenza di un professionista della comunicazione di straordinaria esperienza sarà l’occasione per segnalare nuovi percorsi di professionalizzazione per gli studenti che hanno scelto le “humanities” come spazio di formazione. Mi auguro che l’intera iniziativa messa in campo possa consentirci di continuare un lavoro già avviato dal nostro Dipartimento in direzione della formazione di giovani professionisti specializzati nella divulgazione scientifica e dotati di buone competenze, così che possano rendersi sempre più attori protagonisti nel mondo dei Beni Culturali, anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e del forte interesse del pubblico per contenuti di alta qualità di divulgazione scientifica».
«The challenge» prevede la possibilità di presentare alcune storie del libro in modalità, video, audio, interattiva, nessun limite se non la fantasia, che si confronteranno con la modalità di racconto scelta dall’autore. L’idea verrà proposta ai professori che coordinano l’evento, che la convalideranno, e poi si passerà alla fase operativa. La discussione sarà il 28 novembre, in mattinata. L’incontro è aperto a tutti.
«Vedere il proprio libro scelto per una esercitazione innovativa del Dipartimento di Lettere di un’Università prestigiosa come la Vanvitelli – spieqa l’autore, Luigi Ferraiuolo – è non solo una grande soddisfazione, ma anche uno stimolo a fare ancora di più. Il patrimonio immateriale e materiale italiano è di incredibile bellezza e spesso al Sud non è adeguatamente promosso. Questa sfida è per fare ancora meglio».