Dicembre 20, 2024

Davide Quaglietta: una pittura allineata al “Cogito ergo sum” di Cartesio

La celeberrima frase “cogito ergo sum” passata alla storia e sempre attuale proclamata dal grande maestro filosofo Cartesio è da sempre fonte di ispirazione e di riflessione anche a livello artistico e conferisce una valenza ancora più rilevante alla mimesi costitutiva genetica delle opere d’arte. Davide Quaglietta con la sua corposa e variegata produzione pittorica si pone in linea con la concezione teoretica dell’esimio illustre Cartesio e la utilizza in modo personale e soggettivo, rivisitandola ed estrapolandone i contenuti essenziali, che reputa più affini e spendibili per il suo punto di vista esistenziale. Al riguardo la Dott.ssa Elena Gollini ha dichiarato: “Davide è esempio di forza di pensiero e di forza vitale, che si riflette e si rispecchia appieno nel suo fare pittorico senza però diventare troppo ridondante e troppo predominante, ma bensì trovando quel bilanciamento impeccabile, quel quid dosato e misurato ad hoc, che lascia ampio raggio d’azione anche al corollario della fantasia e dell’immaginazione, allo specchio speculare del suo pensiero, che si fonde e si intreccia con quello del fruitore-spettatore e diventa una commistione plasmata con armonia alla consapevolezza e con coerenza analitica e critica, che gli appartiene nella sua maturità responsabile. Essere pensante e perciostesso creativo è dunque un fulcro indeferibile per considerarsi artista vero e creativo autentico. Se dovessi dare una frase ermetica e sibillina per inquadrare la visione pittorica di Davide associata alla sua fonte pensante potrei dire che si riassume in ‘astenersi perditempo’ inteso ovviamente come esclamazione potente e come espressione decisa per fare comprendere fino in fondo l’intento e l’intenzione, che si prefigge nel portare avanti la sua arte. Siamo dinanzi ad una formula cartesiana, che viene modulata e modellata per rispondere alle specifiche esigenze di Davide e del fruitore-spettatore. Assieme possono edificare e modellare un loro significato ideale attribuendo un loro valore di essenza all’insegna del pensiero ragionato, affrancato e ravveduto”.

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