Ne ha fatta di strada Google a quando, 20 anni, ha fatto il suo esordio in rete. Da quel settembre del 1997, le idee di ricerca, di parole chiave o di posizionamento sui motori di ricerca sono mutate fortemente; così come siamo cambiati noi utenti, così come ha fatto lo stesso Google, che ha assunto un ruolo più che mai attivo nel pilotare le continue evoluzioni del cybe-spazio; Big G è stato motore stesso di cambiamento, ci ha educati in qualità di fruitori dei suoi servizi e, cercando di comprendere come ragioniamo, ha finito col condizionare il nostro modo di operare in rete.
Ricerche semantiche
Il vero obiettivo di Google, da sempre, è quello di sviluppare un sistema di ricerca dei risultati che sia sempre meno simile a una macchina e sempre più a una persona; Per farlo, ha implementato una serie di tecnologie che, solo pochi anni fa, avremmo ritenuto frutto di stregoneria più che di evoluzione tecnologica. La ricerca semantica ha avuto una prima evoluzione con gli aggiornamenti dell’algoritmo introdotti da Panda prima e da Penguin poi, e ha toccato l’apice (ad oggi) del proprio completamento attraverso Hummingbird (Colibrì), non un ulteriore aggiornamento ma un vero e proprio nuovo algoritmo.
I risultati di ricerca che oggi Big G è in grado di fornire sono quanto mai prossimi o del tutto aderenti alle esigenze dell’utente. E un ulteriore passo in avanti è stato fatto, già a partire dal 2012, con l’integrazione del Google Knowledge Graph, il Grafo della Conoscenza: Oltre ai risultati organici, da Mountain View hanno trovato il modo di implementare la funzione capace di abbinare oggetti alle parole chiave, e di metterli in relazione tra di loro; un’indicazione stradale, una recensione, una ricetta, la biografia di un personaggio storico, ecc. sono tutti ‘oggetti’ in questo senso e, messi in ordine, schematizzati e posti a disposizione dell’utente istantaneamente e senza visualizzare nuove pagine, costruiscono la risposta che Google vuole fornire, completa, accessibile in zero click e aderente alle aspettative dell’utente.