Sul mercato valutario rimane alta l'attenzione sul cambio euro-dollaro, dopo l'esito delle elezioni presidenziali negli USA. Un evento al quale ha fatto immediatamente seguito anche l'annuncio di un vaccino che pare sia efficace al 90% contro il Covid. Queste due grosse novità, hanno dato la scossa ai mercati.
Elezioni USA e cambio euro-dollaro
La vittoria di Joe Biden alle elezioni americane, ha frenato il deprezzamento del Dollaro. A inizio mese la valuta a stelle e strisce ha vissuto un calo, cui ha fatto seguito una ripresa dovuta all'inceretzza pre-elettorale. Negli ultimi giorni il cambio euro-dollaro è tornato ad essere più stabile, muovendosi principalmente per vie laterali.
Si può averne una chiara percezione sfruttando il sistema forex Ichimoku Kinko Hyo trading. Del resto Biden dovrebbe essere più allineato alle politiche della Fed rispetto a Trump, che un giorno sì e l'altro pure attaccava la banca centrale amerciana.
Conseguenze con Biden presidente
Ma quali saranno le conseguenze della vittoria di Biden sul principale rapporto di cambio esistente?
Nell'immediato probabilmente nessuno, perché comunque con un Congresso diviso non ci potrà essere una virata violenta nella politica USA. L'effetto più immediato sarà generato dal pacchetto di stimoli economici, che adesso potrà essere approvato dal Congresso. Probabilmente si tratterà di un complesso di misure di sostegno meno importante di quello che ci sarebbe stato in caso di vittoria netta dei DEM.
Nota: qui si parla di valute, ma se vi interessa la Borsa potete cercare delle news sul Dax Mdax.
Fattori tecnici
Intanto il cambio euro-dollaro rimane bloccato da ostacoli tenaci. Dopo aver fallito il confronto con gli ostacoli a 1,1880 circa, il cambio è scivolato in orbita 1,17 per poi risalire di nuovo. In questo senso la zona di supporto strategico a 1,1650 ha fatto effetto. Siamo nella zona dei massimi di ottobre, dove i prezzi hanno disegnato una configurazione di tipo “bearish engulfing”. Proprio questo pattern – tipicamente ribassista – potrebbe frenare le ambizioni di crescita della moneta unica. Ttutavia, c'è ancora molto spazio prima di testare i minimi di settembre a 1,1612, che aprirebbero a target ancora più negativi per la valuta unica.