L’importante riconoscimento assegnato a Guelfo Spirits da una giuria di sommelier in occasione dell’evento dedicato al mondo dei vini, delle birre, dei liquori e dei distillati
Al bresciano Amaro Guelfo è stata assegnata la medaglia d’oro in occasione della tredicesima edizione del Concours International de Lyon, tenutosi il 24 e 25 marzo: 1200 assaggiatori selezionati, provenienti da tutto il mondo, hanno degustato e valutato 157 categorie di liquori e distillati, assegnando il prestigioso premio al giovane amaro, che ha da poco festeggiato i suoi primi cinque anni di vita.
Il riconoscimento di Lione è solo l’ultimo di numerosi premi ricevuti: Amaro Guelfo è stato, infatti, per due volte medaglia d’argento al Meiningers International Spirits Award ISW del 2018 e all’International Taste Award del 2020 e medaglia di bronzo al London Spirits Competition del 2019; Amaro Guelfo 18, risultato di un processo che utilizza un brandy invecchiato di 18 anni, ha ricevuto invece due medaglie di bronzo all’International Taste Award del 2020 e al World Liquor Awards del 2023.
Premi che testimoniano, quindi, la qualità dei prodotti ampiamente riconosciuta anche dai consumatori: sin dalla sua nascita, e nonostante il periodo pandemico, l’azienda Guelfo Spirits infatti non ha mai smesso di crescere e lo scorso anno ha dato il via alle esportazioni negli USA, rispondendo ad una domanda sempre più intensa da parte del mercato statunitense.
LE ORIGINI. Se l’Amaro Guelfo nasce nel 2017, le sue origini risalgono ad un tempo più lontano: è infatti il risultato della curiosità e della creatività di una persona appassionata di botanica, che si divertiva a sperimentare, miscelando erbe e fiori del suo orto nella provincia di Brescia, creando infusi e liquori home-made. Nipoti e amici di Guelfo Ronconi – questo era il suo nome – sono partiti proprio dalle sue sperimentazioni, aggiungendo ad oltre 20 erbe un Brandy invecchiato di tre anni e creando, di fatto, un liquore originale e unico nel suo genere. I sapori prevalenti sono quelli dell’arancia dolce e amara, della menta piperita, della liquirizia e della genziana: materie prime che vengono trattate con metodi naturali e con tecniche differenziate in base al risultato che si vuole ottenere. Ad esempio, per ottenere oli essenziali di arancio dolce, amaro e limone di ottima qualità e durevoli, si procede alla spremitura a freddo delle bucce e alla distillazione sottovuoto a basse temperature. La spremitura a freddo è un processo meccanico, regolato da una temperatura costante, che consente di mantenere inalterate le caratteristiche fisiche e nutrizionali delle erbe e dei fiori, permettendo alle proprietà organolettiche di rimanere intatte; la distillazione sottovuoto è un processo di separazione termica che prevede un tempo di permanenza breve e una bassa temperatura di evaporazione, il che consente al prodotto di subire uno stress termico davvero minimo.
IL PROGETTO ARTISTICO. In occasione della proclamazione di Brescia e Bergamo Capitale Italiana della Cultura 2023, Amaro Guelfo ha stretto una collaborazione con 12 artisti del territorio che si sono dedicati alla creazione di 12 etichette originali, una per ogni mese dell’anno, stampate in 144 bottiglie numerate e firmate. Il progetto si intitola “Amaro Guelfo 12×12 Art Collection” e l’etichetta di aprile è opera di Laura Pedizzi, giovane artista figurativa bresciana, che mette al centro delle sue realizzazioni dei soggetti femminili.
Per maggiori informazioni:
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