Quando si fitta un appartamento o singole stanze si apre la propria ospitalità virtualmente a persone provenienti da tutto il mondo. Oggi si propongono camere in affitto in tutta Italia, con lo scopo in questo periodo di crisi economica di risparmiare e di ricavare dei guadagni extra.
La gestione degli affitti non è un’operazione semplice perciò sono nati una serie di siti che gestiscono tutto come Airbnb. Coloro che affittano devono investire una somma di denaro, per mettere in regola la propria casa. Ma è necessario anche impegnarsi in prima persona, accogliendo gli ospiti e essendo presenti alla partenza, oltre a fornire tutto il proprio aiuto.
Se l’affitto è eseguito da una persona fisica non si deve aprire una partita Iva. Inoltre per gli affitti inferiore ai 30 giorni non c’è l’obbligo di registrazione, ma è necessario comunicare il guadagno proveniente dal canone di affitto indicandolo nella dichiarazione dei redditi. Per periodi di tempo superiori le regole sono differenti.
Quando l’inquilino cerca un alloggio temporaneo è necessario che esegua dei controlli accurati come: assicurarsi che la casa disponga di tutti i servizi garantiti; verificare le credenziali degli affittuari; richiedere sempre un contratto per tutelarsi al termine dell’affitto; lasciare la stanza in ordine; valutare con attenzione l’annuncio e prendere in considerazione ogni aspetto al momento della prenotazione, eseguire i pagamenti tramite il sito per sicurezza e sottoscrivere un’assicurazione relativa al viaggio.
Gli affittuari invece devono badare ai seguenti aspetti: l’alloggio deve avere un prezzo ben definito ed economico (fino a che non ottiene una buona reputazione); in base alle proprie capacità si potrà decidere di affittare una camera da soli o ricorrendo ad un’agenzia, si deve essere chiari sulle caratteristiche dell’alloggio e sui servizi che garantisce, è necessario controllare le credenziali dei possibili inquilini, si deve stabilire una cauzione e un’assicurazione, è fondamentale offrire una casa pulita, è obbligatorio sottoscrivere un contratto, mettere a disposizione dei kit sul primo soccorso e denunciare i guadagni rivolgendosi ad un consulente.