In una recente intervista rilasciata a “Repubblica”, Luca de Meo, ha delineato le sfide e le opportunità che attendono l’industria automobilistica. Il CEO di Renault Group ha messo in risalto l’importanza di un approccio “a due gambe”, in cui innovazione, agilità strategica e collaborazione con tutti gli attori del settore rappresentano la chiave per una transizione di successo verso tecnologie a basse emissioni.
Luca de Meo, l’intervista di “Repubblica” al manager che ha rilanciato Renault Group
Nel panorama automotive odierno la capacità di adattarsi rapidamente rappresenta il vero motore della competitività. È il messaggio lanciato da Luca de Meo che, intervistato da “Repubblica”, ha dichiarato senza mezzi termini: “Oggi nel settore auto conta l’agilità strategica. L’obiettivo non è più essere grandi, ma bravi e veloci”. Con queste parole, il CEO di Renault Group ha voluto enfatizzare l’importanza di un approccio dinamico, capace di rispondere prontamente alle trasformazioni tecnologiche e di mercato. La transizione verso l’elettrico, pur essendo un percorso costellato di sfide, ha imposto alle case automobilistiche di ripensare l’intera catena del valore. Sin dall’inizio, ha spiegato il manager, si era consapevoli del fatto che l’adozione dei veicoli elettrici non sarebbe stata una marcia trionfale senza ostacoli, ma un processo che avrebbe richiesto innovazione, capacità di assorbire gli shock e di orientarsi in un contesto in costante evoluzione. “L’unica regola che conta è coltivare l’agilità strategica”, ha ribadito. Ed è qui che entra in gioco la strategia “a due gambe” di Renault Group che, sotto la guida di Luca de Meo, ha investito sia sul fronte elettrico – con il progetto Ampere – sia su quello dei motori a combustione tradizionale (vedi Horse Powertrain), così da gestire in maniera equilibrata la transizione verso tecnologie a basse emissioni.
Luca de Meo: dopo la ‘Renaulution’ spazio alle nuove catene del valore
Nell’intervista, il manager ha poi espresso soddisfazione per le recenti iniziative dell’Unione Europea, in particolare l’introduzione della neutralità tecnologica e la flessibilità normativa. Un segnale positivo per l’intera industria, ha sottolineato Luca de Meo. Si tratta infatti di misure che favoriranno un ambiente di dialogo costruttivo tra istituzioni e produttori, oltre a incentivare la collaborazione e il trasferimento di competenze tra settori diversificati, dal software alle miniere, fino alle infrastrutture. Sul fronte della neutralità tecnologica, il CEO di Renault Group ha ribadito l’importanza di superare un approccio finora troppo dogmatico e di mettere al centro l’innovazione, in cui ingegneri e team dedicati possano trovare soluzioni creative per ridurre la CO2 e rendere il futuro dell’automobile sempre più sostenibile. Nonostante la flessibilità concessa dall’Unione Europea, l’obiettivo non cambia: il progressivo abbandono dei veicoli termici entro il 2035. Dal canto suo, con il piano Renaulution, il Gruppo ha inizialmente puntato sulla tradizionale ristrutturazione, riducendo il breakeven point e i costi fissi. Oggi, invece, Renault Group ha superato il semplice approccio ristrutturativo e ha istituito team specializzati nelle nuove catene del valore: Ampere per i veicoli elettrici e il software, The future is neutral per l’economia circolare, Mobilize per le nuove mobilità e Alpine per il segmento sportivo di alta gamma. Mentre in passato i mantra erano l’efficienza e le economie di scala, ha concluso Luca de Meo, oggi il successo passa attraverso l’agilità strategica, intesa come la capacità di reagire rapidamente e adattarsi a un mercato in costante mutamento.