In occasione della commemorazione dell’anniversario della Marcia Verde, il Re del Marocco ha pronunciato un discorso che ha messo in evidenza una serie di elementi di riflessione, il principale dei quali è una visione lungimirante dello sviluppo del Marocco, in particolare a partire dalle sue province meridionali.
La lettura del contenuto del discorso rivela che da quando il Regno ha recuperato le sue province meridionali, la sua vocazione di Paese atlantico si è ulteriormente affermata. Mentre la costa mediterranea del Marocco è saldamente ancorata all’Europa, il suo versante atlantico gli dà pieno accesso all’Africa e una finestra sul continente americano.
Per questo motivo il Marocco è determinato a intraprendere una riqualificazione delle coste nazionali, compresa la costa atlantica del Sahara marocchino. Il Sovrano marocchino ha affermato il suo impegno affinché questo spazio geopolitico sia strutturato su scala africana, in modo che la costa atlantica diventi un luogo di comunione umana, un polo di integrazione economica e un centro di influenza continentale e internazionale.
A tal fine, e per realizzare i progetti avviati nel sud del Marocco, la visione è quella di dotare questa regione del Marocco dei servizi e delle infrastrutture essenziali per il suo sviluppo economico, nonché di garantire un collegamento fluido tra le diverse parti della costa atlantica, fornendo i mezzi di trasporto e le stazioni logistiche necessarie.
In questo contesto, il monarca marocchino ha anche invitato a pensare alla costruzione di una flotta navale mercantile nazionale forte e competitiva, per sostenere meglio la crescita economica e l’espansione urbana delle città del Sahara marocchino, oltre a stabilire un’economia marittima che dovrebbe consolidare lo sviluppo dell’intera regione e beneficiare le popolazioni locali.
In questo contesto, il discorso del Re del Marocco afferma che questa economia integrata deve basarsi su continui investimenti nella pesca marittima, sulla desalinizzazione dell’acqua marina per scopi agricoli, sull’incoraggiamento dell’economia blu e sul sostegno alle energie rinnovabili. Questa visione si basa sull’adozione di una strategia dedicata al turismo atlantico, il cui obiettivo sarebbe quello di sfruttare al meglio le numerose risorse potenziali della regione, affermandola come una vera e propria destinazione per il turismo balneare e sahariano.
Si tratta di un approccio che tiene conto delle problematiche e delle sfide dei Paesi africani, in particolare di quelli che si affacciano sulla costa atlantica che, nonostante la qualità delle risorse umane e l’abbondanza delle risorse naturali, presenta una forte carenza in termini di infrastrutture e investimenti.
Per rimediare a questa situazione, l’obiettivo del Marocco è quello di lavorare con i Paesi africani per sviluppare soluzioni pratiche ed efficienti basate sulla cooperazione internazionale. Il progetto strategico del gasdotto Marocco-Nigeria si inserisce in questo contesto, in quanto è visto come una leva di integrazione regionale volta a creare le condizioni per un decollo economico comune e a innescare una dinamica favorevole allo sviluppo della fascia atlantica.
È in questo stesso spirito che il Marocco ha preso l’iniziativa di creare un quadro istituzionale che riunisca i 23 Stati dell’Africa atlantica al fine di consolidare la sicurezza e la stabilità della regione.
Inoltre, per risolvere le difficoltà e i problemi che gli Stati del Sahel si trovano ad affrontare, la soluzione non può essere esclusivamente di tipo militare o di sicurezza, ma deve basarsi su un approccio di cooperazione e di sviluppo congiunto, afferma il Re del Marocco, che sottolinea come sia fondamentale potenziare le infrastrutture degli Stati del Sahel e collegarli alle reti di trasporto e di comunicazione stabilite nel loro ambiente regionale.
In generale, la commemorazione del 48° anniversario della Marcia Verde è stata l’occasione per confermare la linea sostenuta dal Marocco nell’ambito della sua politica di dotare le regioni meridionali di infrastrutture che consentano non solo il loro sviluppo, ma anche una visione più ampia che dovrebbe andare a beneficio dell’intera regione del Sahel e dell’Africa atlantica, attraverso un processo di cui beneficerà l’intera popolazione del continente.
Forum Marocco Veneto