Sono tanti i piemontesi messi in difficoltà economica dall’obbligo di quarantena tanto che, come certifica un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat ad aprile 2020, se in totale le famiglie del Piemonte che hanno visto calare le entrate sono oltre 890.000, il 13% delle famiglie dei rispondenti, pari a 185.000 nuclei familiari, ha visto calare il proprio reddito mensile di oltre il 50%.
Se si guarda a chi ha ammesso di aver perso il 100% delle proprie entrate, la percentuale è, in regione, del 5%, equivalente a circa 72.000 famiglie, e, continuando ad analizzare i dati nel dettaglio, oltre un rispondente su sei, pari quindi al 17,9% dei nuclei familiari piemontesi, ha dichiarato di trovarsi già oggi in una situazione di difficoltà economica.
Come i piemontesi stanno affrontando la situazione
Se a livello nazionale il 53% dei nuclei familiari sta adottando dei comportamenti ad hoc per far fronte alla situazione, la percentuale scende al 48% se si guarda alle famiglie del Piemonte. Nello specifico, il 25% dei rispondenti piemontesi ha dichiarato di aver fatto ricorso ai propri risparmi, mentre il 24,3% ha cercato di ridurre le spese legate al cibo.
Gli aiuti previsti dal Governo: i più richiesti e quelli più utili
Se si analizzano le risposte di coloro che hanno dichiarato di aver fatto ricorso ad una o più misure introdotte dai decreti del Governo emerge che tra gli intervistati piemontesi la percentuale è pari al 13%. Guardando ai soli interventi per i quali i cittadini hanno potuto scegliere se aderire o meno, quello più utilizzato dalle famiglie del Piemonte è stato il bonus da 600 euro per autonomi e partite Iva (38,9% dei rispondenti piemontesi che hanno fatto uso di aiuti governativi), seguito dalla possibilità di sospendere il mutuo prima casa (11,1%).
La ricerca ha infine voluto indagare quali fossero, tra i principali interventi introdotti dal Governo per fronteggiare l’emergenza, quelli ritenuti più utili; alla domanda “indichi i tre interventi che ritiene più utili”, il 53,6% degli intervistati piemontesi ha risposto il divieto di licenziamenti e l’ampliamento della cassa integrazione (52,8% a livello nazionale), seguito dal bonus di 600 euro per autonomi e partite Iva (44,3%) e dalla sospensione del mutuo prima casa (34,3%) .
* Metodologia: n. 1.508 interviste CAWI ad un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni, sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta ad Aprile 2020.